Derivato dalla pratica sportiva, in cui vi è un coach o allenatore che allena i membri di una squadra o i singoli atleti al miglioramento della performance, il coaching in azienda fa riferimento a quelle pratiche formative in cui un professionista, stabilisce una relazione di aiuto con uno o più persone con l’intento di migliorarne i risultati.
Fondamento di tale pratica formativa, è che il coachee e cioè “il cliente” non sia diretto ed indirizzato nelle sue azioni dal coach ma sia, al contrario, stimolato a svilupparsi secondo una sua linea di condotta.
La finalità del coaching è infatti di liberare le potenzialità di una persona perché riesca a portare al massimo il suo rendimento. Basilare, per il raggiungimento di un tale risultato, è l’azione di stimolo al miglioramento esercitata dal coach, consistente nell’aiutare la persona ad apprendere piuttosto che il limitarsi ad impartire insegnamenti o lezioni.
Il coaching, che in tale accezione assume il significato di una pratica formativa e di sviluppo piuttosto che di insegnamento, fonda la sua azione sulla pratica e cioè sull’utilizzo delle situazioni di lavoro quali occasioni dove allenarsi e sperimentare le modifiche auspicate.
Ambiti operativi
Gli ambiti operativi in cui il coaching può essere impiegato sono molteplici potendo spaziare dallo sviluppo della capacità di vendita a quelle di assistenza del cliente, potendo però estendersi più in profondità dalla gestione del ruolo di manager a quello della gestione delle relazioni con gli altri.
A seconda della finalità che ci si pone può avere una durata variabile da uno a più mesi e può prevedere un numero limitato o più esteso di incontri. Indipendentemente dalla durata le fasi attraverso cui si sviluppa sono però le medesime, prevedendo la definizione del contratto e cioè degli obiettivi e delle regole degli incontri, la pianificazione delle azioni che il coachee metterà in atto nel suo allenamento, il supporto allo sviluppo e cioè l’assistenza all’azione di allenamento e la verifica dei risultati.
I metodi dello studio a&m
La particolarità con cui lo Studio a&m propone il coaching è la modalità in cui si esercita, essendo il fare coaching mirato non solo a definire le azioni di allenamento ma a supportare il coachee nel comprendere e modificare gli schemi mentali che guidano l’azione. Fondamentale in tale direzione il riferimento ai principi della psicologia cognitivo comportamentale.
Rilevante infine nell’accezione in cui lo Studio a&m propone il coaching, è la graduazione dell’allenamento per livelli di difficoltà. Affinché la persona possa apprendere più efficacemente il coach proporrà infatti esercizi di difficoltà crescente volti a far acquisire fiducia nei progressi fatti.