Corso di formazione manageriale area gestione risorse

Presupposti

Ciascuno di noi è parte di un gruppo. Si è parte del gruppo di famiglia, così come del gruppo aziendale, così come del gruppo degli amici. Sebbene ognuno di tali gruppi abbia le sue caratteristiche e le sue particolarità, vi sono alcuni elementi che ricorrono e li rendono simili. Se alcuni gruppi, infatti, funzionano e fanno star bene gli individui che vi partecipano, altri gruppi sono invece improduttivi e forieri di ansie o mal umori per i loro membri. Cosa differenzia tali gruppi? È possibile individuare delle leggi che regolano la vita di tali gruppi? Vi sono in altre parole delle costanti che determinano lo sviluppo della produttività o del senso di benessere? Ed è possibile intervenire sul loro funzionamento al fine di migliorare il loro funzionamento?
Il Corso è per l'appunto mirato a dare una risposta a tali interrogativi rendendo i partecipanti consapevoli delle leggi che regolano la vita dei gruppi ed al tempo stesso capaci di intervenire su tali fattori per far divenire i gruppi cui partecipano in qualità di coordinatori o di semplici membri, efficaci

Obiettivi

Che la globalizzazione sia una realtà è un fatto accertato. Le aziende, sempre di più si delocalizzano, allocando uffici e siti produttivi in tutto il mondo, a seconda delle necessità e convenienze. Come tutto questo impatti nella vita lavorativa delle persone, è invece un oggetto ancora poco conosciuto ed esplorato, che non sempre trova il giusto peso nei programmi di formazione. Accade così che ci si trovi a lavorare con culture e modi di essere diversi senza un'adeguata preparazione, destando reazioni di scetticismo se non in qualche caso di intolleranza. Il Corso vuole costituire una risposta a tali difficoltà sviluppando tutte le conoscenze e le sensibilità necessarie al lavoro con "il diverso".

Finalità particolari del Corso sono in tal modo quella di:

  1. Sviluppare la conoscenza dell'altro nei suoi aspetti culturali, di stili di vita, di religione
  2. Sviluppare la riflessione sulle modalità soggettive di percezione e rapporto alle diversità di genere, di età di provenienza geografica nel gruppo di lavoro
  3. Sviluppare la capacità di accettare e convivere con la diversità

A chi si rivolge

Il Corso è indirizzato a tutti coloro che, in azienda, si trovano a lavorare con gruppi eterogenei di colleghi composti da una pluralità di genere, età, provenienze geografica e orientamento religioso. È rivolto a persone dei principali continenti siano essi di nazionalità russa, cinese, indiana, africana, europea o americana.

Metodologia

È un corso pratico esperienziale basato sul confronto delle diversità e sulla sperimentazione della possibilità/capacità di un lavoro in comune con persone di razze e culture diverse dalle proprie

Durata 1 giorno modalità in presenza

Contenuti

Cos'è la diversità

  • Le tipologie di diversità
    - Primaria e secondaria
    - Visibile e invisibile
    - Interne ed esterne all’azienda
  • Le normative europee ed italiane sulla gestione della diversità
  • La carta delle "pari opportunità”
  • Dati statistici inerenti la presenza delle diversità in Europa ed in Italia
  • Approfondimenti sugli stili di vita, cultura, religione ed orientamento al lavoro
    - Giappone
    - India
    - Russia
    - Cina
    - USA
    - Messico
    - Africa
  • Strumenti di modifica del senso di appartenenza e di identità sociale (Goleman)
  • Stereotipi sui principali gruppi etnici
  • Auto-diagnosi delle attitudini individuali al lavoro con culture diverse

Corso di formazione manageriale area gestione risorse

Obiettivi

Il Corso si pone quale momento di approfondimento della capacità di gestione del personale ed intende nel particolare sviluppare le capacità dei capi di fare coaching. Assai basato su aspetti pratici più che teorici il Corso si pone le seguenti finalità:

  1. Fornire le informazioni di base sul significato e sulle tipologie esistenti di Coaching
  2. Sviluppare la capacità pratica di fare coaching con i propri collaboratori.


A chi si rivolge

Il Corso è destinato a tutti i Capi che gestiscono persone o sono in procinto di acquisire il coordinamento di Risorse Umane che desiderano affinare l'utilizzo del Coaching e cioè desiderano riflettere sul modo in cui impostare un programma di sviluppo delle capacità dei loro collaboratori

Metodologia

Filosofia guida è di utilizzare il Corso, oltre che quale luogo di trasferimento delle informazioni, quale "laboratorio" inteso quale ambiente protetto dove mettere alla prova le proprie capacità di coaching del collaboratore. Il Corso, della durata di due giorni, ha carattere teorico-pratico ed alternerà momenti di discussione e sistematizzazione metodologica ad esercitazioni pratiche individuali svolte in gruppo.
Per rendere attuabile tale principio il Corso avrà una duplice natura:

  • informativa da un lato - per consentire a tutti i partecipanti di acquisire o migliorare le conoscenze dello strumento del coaching
  • esperienziale dall’altro - in modo da consentire a tutti i partecipanti di affinare e migliorare le proprie modalità comportamentali di porre in essere delle sedute di coaching

Durata 2 giorni modalità in presenza

Contenuti

1. Elementi caratterizzanti

  • Tipologie classiche di coaching
  • Forme di coaching

2. Caratteristiche fondamentali e differenze con il Tutoring, il Counselling ed il Mentoring

3. La motivazione al coaching
  • Del coachee
  • Dell’azienda

4. Le fasi del coaching

  • Osservazione/diagnosi
  • La discussione di un piano
  • L’implementazione/realizzazione del piano
  • La verifica dei risultati

5. Ambiti di applicazione

  • I problemi a cui meglio si presta
  • Quando evitarlo

6. Il setting di impostazione

  • L’impostazione e la negoziazione degli obiettivi
  • La definizione dell’action plan
  • La definizione del contratto

7. La conduzione del coaching

  • La gestione del rapporto
  • La gestione dei colloqui

8. Gli strumenti

  • Le occasioni di lavoro
  • I tipi di intervento

9. Le motivazioni dei collaboratori

  • Il riconoscimento dei diversi assetti motivazionali
  • La riformulazione della domanda
  • La gestione delle diverse richieste esplicite e implicite

10. La gestione della leadership

  • Le tipologie dei collaboratori
  • Lo stile di gestione dei diversi collaboratori
  • Stili di leadership e modelli di coaching

Corso di formazione manageriale area gestione risorse

Presupposti

Ciascuno di noi è parte di un gruppo. Si è parte del gruppo di famiglia, così come del gruppo aziendale, così come del gruppo degli amici. Sebbene ognuno di tali gruppi abbia le sue caratteristiche e le sue particolarità, vi sono alcuni elementi che ricorrono e li rendono simili. Se alcuni gruppi, infatti, funzionano e fanno star bene gli individui che vi partecipano, altri gruppi sono invece improduttivi e forieri di ansie o mal umori per i loro membri. Cosa differenzia tali gruppi? È possibile individuare delle leggi che regolano la vita di tali gruppi? Vi sono in altre parole delle costanti che determinano lo sviluppo della produttività o del senso di benessere? Ed è possibile intervenire sul loro funzionamento al fine di migliorare il loro funzionamento?
Il Corso è per l'appunto mirato a dare una risposta a tali interrogativi rendendo i partecipanti consapevoli delle leggi che regolano la vita dei gruppi ed al tempo stesso capaci di intervenire su tali fattori per far divenire i gruppi cui partecipano in qualità di coordinatori o di semplici membri, efficaci.

Obiettivi

È obiettivo di questo Corso aumentare la capacità dei partecipanti di operare in gruppi di lavoro ricoprendo la funzione di partecipante o viceversa di coordinatore (formale o informale).
Al fine di raggiungere una tale finalità è obiettivo particolare di questo Corso:

  1. Sviluppare la capacità di leggere e interpretare il comportamento, la cultura e gli atteggiamenti del gruppo
  2. Sviluppare il migliorare la produttività di un gruppo di lavoro agendo nei suoi aspetti formali (organizzazione, coordinamento, metodi di decisione, stili di conduzione) ed informali (clima, motivazione, cultura)

A chi si rivolge

Il Corso è rivolto a tutti coloro che operano in gruppi di lavoro e che desiderano migliorare la loro capacità di gestire o viceversa partecipare in modo efficace alle sue attività.

Metodologia

Gli obiettivi sopra delineati, che sono legati al Sapere dal un lato ed al Saper Fare dall'altro, trovano eco in due direttrici didattiche del Corso:

  • cognitiva - e cioè legata alla comprensione del funzionamento del gruppo emotiva
  • emotiva - esperienziale e cioè legata al saper intervenire nel gruppo in qualità di semplice partecipante o di gestore

È coerente con l'impostazione ora esposta il perseguimento delle seguenti finalità:

  • far acquisire le conoscenze di base circa la vita ed il funzionamento dei gruppi in modo tale da rendere il partecipante capace di valutare lo stato di evoluzione e di maturazione del proprio gruppo di lavoro
  • sviluppare la capacità di diagnosticare le problematiche di un gruppo di lavoro
  • sviluppare la consapevolezza del proprio stile di partecipazione
  • sviluppare la capacità di influenzare il proprio gruppo di lavoro nei suoi aspetti relazionali e formali

Durata 2 giorni modalità in presenza

Contenuti

1. Elementi di base

  • Definizioni di gruppo
  • Tipologie di gruppo


2. Fasi di evoluzione e crescita dei gruppi (con riferimento al modello di Tuckman)

  • Fase di orientamento
  • Fase di frammentazione
  • Fase di aggregazione
  • Fase di produzione


3. Dinamiche emotive dei gruppi

  • Gli assunti di base di Bion


4. Strumenti di gestione ed intervento dei gruppi

  • Principi generali di comunicazione interpersonale
  • La diagnosi dello stile comunicativo del gruppo
  • L'analisi dei flussi verbali
  • L'analisi della comunicazione non verbale con l'analisi transazionale
  • La definizione/ridefinizione dei ruoli informali (Benne e Sheats)
    • funzionali al compito
    • funzionali alla vita del gruppo
  • funzionali ai bisogni dell'individuo
  • La scelta dello stile di leadership più appropriato (Blanchard, Parisi, Carew)
    • modello autoritario
    • modello democratico
    • modello situazionale

5. Processi di decisione nel gruppo

  • D’autorità
  • A minoranza
  • A maggioranza
  • Per consenso


6. Le culture di gruppo

  • Esistenziale
  • Del ruolo
  • Del fare
  • Del club

Corso di formazione manageriale area gestione risorse

Presupposti

Sviluppare il carisma facendo divenire un uomo dai tratti moderati ed incerti un leader è, nell'immaginario collettivo, sinonimo di cosa impossibile. Trasformare un timido nell'uomo capace di rischiare e decidere, così come nel proporsi, è infatti dai più considerato così distante dalla realtà, da non poter essere neanche pensato in termini razionali. Leader si nasce e non si diventa! O si è carne o si è pesce! Queste le convinzioni che non di rado si sentono ripetere in azienda e che rendono a volte difficile la posizione del formatore. Ma è davvero così? È cioè impossibile sviluppare il carisma?

La risposta è, come a volte accade per gli argomenti complessi, più articolata della domanda, potendo variare in funzione dell'oggetto di osservazione. Se per leadership carismatica intendiamo, infatti, le capacità di imporsi e di comandare, come le teorie caratteriali di inizio secolo proponevano, la risposta potrebbe non essere affermativa. Trasformare i comportamenti stabili di una persona, se pur non impossibile, potrebbe infatti risultare almeno laborioso, richiedendo, se non altro, training complessi di non facile attualizzazione. Se per carisma intendiamo invece la capacità di ispirare e di motivare, di indicare la via e di dare sprint, la nostra visione potrebbe essere diversa, richiamando a comportamenti ed atteggiamenti meno radicati nei nuclei identificativi dell'individuo, da tutti assimilabili e sviluppabili, magari con un po’ di lavoro e di fatica. Sviluppare la leadership; in questo Corso, va inteso in questa direzione, trovando fondamento nell'idea che è leader, non già chi nasce forte, si impone e comanda, quanto invece chi propone una visione del futuro, ne sostiene la sua validità ed è capace di traghettare chi è intorno a lui verso la realizzazione del "sogno". Tale concezione della leadership, che poggia sulle teorie trasformazionali (Bass 1995), si declina in due significati: leadership strategica e leadership relazionale.

Obiettivi

L'obiettivo del presente Corso è di sviluppare la leadership nel duplice senso di:

  • leadership strategica - intesa come capacità di visione aziendale del futuro, capacità di indicare la strada, ispirare, dare senso alle azioni collettive
  • leadership relazionale - intesa come capacità di indurre speranza, convincere, dare fiducia al gruppo dei follower, sapendo al tempo stesso individuare le leve motivazionali più adeguate ed utilizzare uno stile di comunicazione assertivo e persuasivo

Costituisce parte del primo obiettivo di sviluppo della leadership strategica, la capacità di pensare a lungo termine, di vedere il futuro (mercati esteri, economia globale, forze geopolitiche) di cogliere le opportunità strategiche e di dare la visione (Bass 1985, Kets De Vries 1988, Conger 1989). E' implicita la capacità di definire la vision aziendale così come di pianificare gli obiettivi di lungo periodo, sapendo sfidare l'esistente ed innovare.

Fa invece riferimento al secondo obiettivo di sviluppo della leadership relazionale, la capacità di ispirare ed infondere il senso di speranza, sapendo stabilire il nesso tra gli obiettivi dei singoli e gli obiettivi collettivi, di comunicare in modo sicuro e di costituire nel gruppo un punto di riferimento. È implicita la capacità di comunicare con stile persuasivo le idee e visioni del futuro, di ispirare e motivare al perseguimento degli obiettivi, di infondere coraggio ed energia e di auto proposizione (Alvesson 1987, Kets De Vries 1988, Gardner e Avolio 1988, Kotter 1999).

A chi si rivolge

I partecipanti a questo Corso sono i manager che si trovano nella condizione di agire quali Attori del Cambiamento e cioè quali agenti propulsori, nella propria unità organizzativa, della transizione dal vecchio al nuovo, dallo status quo ad una diversa condizione, utile alla sopravvivenza dell'azienda.

Metodologia

Modificare comportamenti e nel particolare sviluppare atteggiamenti e modi di essere connessi alla leadership carismatica può non essere semplice. Se per alcune persone decidere e rischiare risulta connaturato al proprio modo di essere e reagire, è per altre difficile radicandosi in convinzioni, atteggiamenti ed emozioni poco vicine se non distanti da ciò che abbiamo definito leadership.

Comprendere cosa si dovrebbe fare, magari traendo esempio da qualche guru non significa infatti che la persona in formazione:

  • sia d'accordo nel renderle il comportamento parte integrante del suo repertorio
  • sia capace di replicarlo e
  • gli sia possibile porlo in essere nella sua realtà

Considerando tale presupposto è nostro convincimento che, se si vuole davvero sviluppare nelle persone la capacità di porre in essere una leadership carismatica nel senso sopra descritto, occorre:

  • offrire la possibilità di sperimentare delle situazioni di leadership
  • rimuovere le eventuali difficoltà alla messa in atto dei comportamenti auspicati in termini di capacità o di convinzioni
  • verificare la possibilità di porre in essere i comportamenti proposti nella realtà specifica del discente, offrendo occasioni di confronto e dibattito

Ad un'azione sul piano cognitivo, volta a rimuovere gli eventuali impedimenti ed ostacoli di carattere concettuale, occorre per noi, affiancare un'azione sul piano operativo mirata a coinvolgere il discente sul piano emotivo e comportamentale, con la finalità di rendere l'aula una palestra o laboratorio dove sperimentare se stessi ed i propri comportamenti. Pensiero, emozione e comportamento sono in altre parole gli strumenti di azione, rendendo il Corso stesso al tempo stesso un foro di discussione, un laboratorio dove sperimentarsi ed uno spazio di riflessione dove elaborare emozioni e disposizioni individuali.

Se un tale concetto di Corso può ovviamente essere realizzato con un singolo evento, sia anche costituito da alcuni giorni (nella formula che qui si propone due), è però fuor di dubbio che un per-corso fatto da più eventi aumenti le possibilità di successo; maggiori sono le occasioni di sperimentazione e di discussione e maggiori possono essere infatti i risultati.

Durata 2 giorni modalità in presenza

Contenuti

1. Storia del concetto di Leadership

  • Le teorie caratteriali
  • Le teorie situazionali
  • Le teorie trasformazionali

2. La leadership trasformazionale

  • Leadership Strategica
    • Visione strategica e prospettica
    • Pianificazione degli obiettivi
  • Leadership Relazionale
    • Determinanti della carriera
    • Le 8 ancore di Schein
    • Le 5 motivazioni al lavoro di Maslow

3. Comunicazione

  • Stili di comunicazione
  • Assertività
  • Comunicazione carismatica

4. Gestione del team

  • Comprensione delle dinamiche di gruppo
  • Creazione dello spirito di corpo
  • Empowerment del gruppo
  • Gestione della leadership nel gruppo

Corso di formazione manageriale area gestione risorse

Obiettivi

Discernere quali elementi del proprio lavoro possono e non possono essere delegati, scegliere con efficacia le persone di cui fidarsi, impostare un piano di delega e di controllo, così come sviluppare la sensibilità circa i limiti emotivi personali che possono ostacolare un corretto uso di tale strumento, costituiscono delle abilità di base che tuttavia non sempre un capo utilizza nel modo più efficace.
Finalità di questo Corso è per l'appunto focalizzare l'attenzione su tali aspetti con la finalità di:

  1. Sviluppare la capacità di ciò che nel proprio ambito può e non può essere delegato
  2. Impostare un piano di delega corredato da un piano di controllo
  3. Sviluppare la capacità di leggere le motivazioni e attitudini dei collaboratori ed assegnare delle responsabilità coerenti alle rispettive abilità.

A chi si rivolge

Il Corso è destinato a tutti i Capi che gestiscono persone o sono in procinto di acquisire il coordinamento di Risorse Umane e cioè a Capi già da tempo nel ruolo che desiderano affinare l'utilizzo di tale strumento o a Capi neo nominati che desiderano riflettere sul modo in cui impostare il rapporto con i loro collaboratori. Discernere quali elementi del proprio lavoro possono e non possono essere delegati, scegliere con efficacia le persone di cui fidarsi, impostare un piano di delega e di controllo, così come sviluppare la sensibilità circa i limiti emotivi personali che possono ostacolare un corretto uso di tale strumento, costituiscono delle abilità di base che tuttavia non sempre un capo utilizza nel modo più efficace.

Metodologia

ll Corso ha carattere teorico pratico alternando momenti di lezione e sistematizzazione teorica, a momenti di esercitazione pratica. Nel particolare nelle esercitazioni verranno analizzate le responsabilità di ciascuno con la successiva scomposizione delle stesse in funzione della possibilità di delega. Alle responsabilità non delegabili, verranno per ciascuno individuate le incombenze delegabili, distinguendo, tra di esse, quelle su cui esercitare un più stretto controllo e quelle su cui allentare la morsa delle verifiche.

Durata 2 giorni modalità in presenza

Contenuti

1. L'evoluzione del ruolo di Capo: da manager a leader

2. Significato di delega

  • Rischi
  • Opportunità

3. La propensione alla delega del delegante

  • Fattori emotivi individuali e caratteriali
  • Fattori legati alla natura del lavoro

4. La propensione alla delega del delegato

  • Il potenziale di sviluppo
  • Il potenziale di promovibilità

5. Fasi della delega

  • Scelta del delegato
  • Definizione dei risultati attesi
  • Definizione delle responsabilità e dei vincoli
  • Controllo dei risultati

6. Contenuti della delega

  • Cosa delegare
  • Cosa non delegare

7. La scelta del delegato

  • Tipologie di collaboratori
  • Criteri di scelta

8. Sistemi di controllo

  • Prima
  • Durante
  • Dopo

9. La delega e gli stili d leadership

  • I quattro fondamentali
  • I gradi di maturità dei collaboratori 
  • Con quali collaboratori ed in quali fasi utilizzare la delega

Corso di formazione manageriale area gestione risorse

Obiettivi

L'obiettivo del Corso è di migliorare la capacità dei capi (già inseriti o da inserire nel ruolo) di esercitare il loro compito di gestori e motivatori di risorse umane.
Per il raggiungimento di tale finalità il Corso sarà orientato a:

  1. Fornire gli strumenti essenziali di organizzazione, coordinamento e gestione delle risorse umane
  2. Migliorare la capacità di motivare, indirizzare e guidare i collaboratori

Mentre la prima finalità risponde all'obiettivo del "saper fare" il capo, la seconda risponde all'obiettivo del "saper essere" capo sapendo adeguare la propria strategia di leadership e di motivazione, così come il proprio modello di interazione, alle diverse tipologie di collaboratore.

A chi si rivolge

A tutte le persone che gestiscono altre persone con il ruolo di capo o viceversa di coordinatori funzionali (senza una dipendenza gerarchica). Per la configurazione delle giornate formative in cui alle teorie vengono alternate esercitazioni e casi aziendali, il Corso può essere seguito tanto da neofiti nel ruolo che da persone con esperienza.

Metodologia

Il Corso ha carattere teorico-pratico ed alternerà momenti espositivi e di sistematizzazione metodologica ad esercitazioni e lavori di gruppo. La metodologia didattica utilizzata è quella di tipo attivo/partecipativo in quanto coerente con gli obiettivi e con il contenuto del corso stesso.

Durata 3 giorni modalità in presenza

Contenuti

Teorie e strumenti per l'esercizio del ruolo di capo (saper fare)

1. L'organizzazione del proprio ufficio
  • i ruoli
  • le procedure
  • i meccanismi di coordinamento
2. La pianificazione degli obiettivi attraverso l’ MBO e le Balanced Scorecard
  • la definizione degli obiettivi (della propria direzione, di risultato individuale, di sviluppo delle pratiche manageriali)
  • la verifica degli obiettivi
  • la responsabilità dell’obiettivo (primaria, condivisa...)
3. La delega ed il controllo (con riferimento al modello teorico di Jenks e Kelly)
  • cosa delegare e non
  • i sistemi di controllo
4. La valutazione delle prestazioni ed i colloqui
  • il processo di valutazione: ruoli e responsabilità della Direzione delle Risorse Umane e della Linea
  • la gestione del colloquio
5. L'assegnazione dei premi
  • tipi di premio (Aumenti di Merito, Bonus, Benefits...)
  • logiche e modalità di assegnazione dei premi in azienda
6. La valutazione delle potenzialità e la gestione del sentiero di carriera
  • la valutazione del collaboratore
  • la definizione di una posizione target di sviluppo
  • la definizione dei gap di sviluppo (le competenze mancanti)
  • strumenti: la scheda di valutazione aziendale

Teorie e strumenti per l’esercizio del ruolo di capo (saper essere)

1. La lettura delle motivazioni individuali al lavoro (il modello di Maslow ed Herzberg)

2. La gestione del ruolo di capo e di leader (dai modelli trasformazionali di Bass, Bennis e Nanus, Kouzes, Posner e Conger ai modelli transazionali o situazionali di Hersey e Blanchard)

3. La creazione del sentimento di gruppo nella propria unità - il team building
  • regole di funzionamento e di costruzione dei gruppi
  • i ruoli formali ed informali nei gruppi

4. Il miglioramento della comunicazione individuale per la gestione dei rapporti con i collaboratori

  • Gli assiomi della comunicazione
  • La lettura della comunicazione individuale attraverso l'Analisi Transazionale di Eric Berne: gli Stati dell’Io, le Posizioni Esistenziali, i Giochi Psicologici

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