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L'Intervista di Valutazione: BEI o RET? - tam tam 19 - 2003

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Anche in ragione della sempre maggiore attenzione che le aziende tendono ad avere alla gestione ed allo sviluppo delle risorse umane, il dibattito sulle tecniche di intervista si è venuto in questi ultimi anni intensificando, occupando spazi sempre più corposi nei convegni e nelle riviste specializzate. Nell’ambito di tale dibattito, che pone a confronto filosofie, metodi e strumenti assai diversi, sempre più rilevante stà divenendo l’interesse per l’approccio basato sul comportamento, volto all’analisi del modo di agire del valutato in situazioni di lavoro realmente sperimentate nel passato. Tale orientamento, che propone una sostituzione delle tradizionali tecniche con metodiche quali la BEI e la STAR, evidenzia il vantaggio dell’ "esame obiettivo" e cioè l’importanza di far cogliere le caratteristiche distintive attuali e potenziali delle persone, senza il condizionamento delle interpretazioni soggettive del valutatore.

Pur condividendo tale scopo di obiettività, è nostro convincimento che non ci si debba fermare ad un esame del comportamento, essendo per noi rilevante un indagine più approfondita della persona che ponga in luce oltre che il suo comportamento, il suo sistema di convinzioni.

Finalità di questo nostro contributo è in tal senso di fornire qualche spunto di riflessione a chi opera nel settore, ponendo in rilevo i vantaggi di un tale approccio, che trae il suo fondamento nella psicologia cognitivo comportamentale e che fa riferimento nel particolare alla teoria razionale emotiva di Ellis (RET).

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