Ciascuna prova o test che viene usato in psicologia per la misurazione delle capacità umane, al fine di essere considerato scientificamente affidabile, deve essere vagliato da procedure sperimentali che ne accertino la validità. Per affermare ad esempio che una prova di Assessment costruita per misurare le capacità relazionali, misuri effettivamente tali capacità, si potrà verificare se essa sia in grado di riconoscere degli abili venditori in un più ampio gruppo dove sono presenti anche venditori poco efficaci. Se al termine della sperimentazione si verifica che i migliori venditori, che hanno i più alti indici di vendita, ottengono anche i più alti punteggi nella prova di Assessment, si può ritenere che lo strumento testato sia affidabile, essendo un presupposto fondamentale della vendita l'intrattenimento di buone relazioni. La concordanza tra i due punteggi è in genere espressa da un coefficiente di correlazione, che non è altro che una misura del parallelismo delle due variabili. Tale indice può variare all’interno di un range che va da -1 a 1. I valori negativi esprimono una relazione inversamente proporzionale mentre quelli positivi una proporzionalità diretta. In linea generale, coefficienti compresi in valore assoluto tra 0 e 0,25 vengono giudicati indici di scarsa correlazione; coefficienti compresi tra 0,25 e 0,35 esprimono una correlazione media; valori superiori a 0,35, infine, sono indice di una buona correlazione.
I metodi di validazione più comunemente utilizzati sono tre:
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- validità di contenuto
- validità di criterio
- validità di costrutto
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