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Il Pensiero Intuitivo Creativo nella Formazione Manageriale - tam tam 60 - 2023

di Augugliaro Paolo

Viviamo in un mondo di immagini e non sempre ci rendiamo conto di quanto queste ci colpiscano ed influenzino le nostre scelte o il nostro comportamento.

Gli esperti di comunicazione pubblicitaria ne sono però ben consapevoli. Chi non si è pensato benestante ed arrivato all’acquisto di un’auto o di un liquore di lusso come mostrato nello spot televisivo? Chi non si è sentito più desiderabile nell’indossare un gioiello, un orologio o un profumo di moda? Chi non ha percepito un senso di calore e di affetto con l’acquisto di un panettone nel periodo di Natale? E chi non si è sentito al riparo dallo stress e dalle ansie quotidiane dopo la sottoscrizione di un’assicurazione o di un conto corrente presso un determinato istituto bancario? Le immagini che vengono associate a tali beni o servizi, spesso negli spot supportate da suoni e musiche piacevoli ed accattivanti, hanno il potere di risvegliare un bisogno più o meno presente in noi, mobilitare delle emozioni ed attivare poi la decisione di acquistare. Non diversamente dalla comunicazione pubblicitaria è quella politica dove il sentimento suscitato da una sequenza filmica in un telegiornale o richiamato da un abile oratore per tramite di un uso mirato di metafore o di foto, può indurci a cambiare opinione ed atteggiamento, anche bypassando la razionalità del nostro abituale modo di pensare. La potenza evocativa delle metafore, come ad esempio quella del “pesce fuor d’acqua” e della “cattedrale nel deserto” o di immagini derivate dal mondo delle fiabe, come quella del “re nudo” o “del gatto e della volpe” ne sono un esempio e più di tanti discorsi sono in grado di attivare emozioni e pensieri nella direzione auspicata dal nostro interlocutore. Senza troppo riflettere e pensare, diveniamo convinti di un’idea o sentiamo il desiderio di acquistare un oggetto, giustificando e razionalizzando le nostre scelte, con ragioni di dubbia oggettività. L’immagine e la metafora hanno infatti il potere di imporsi sui nostri pensieri e sulle nostre emozioni con straordinaria vividezza ed immediatezza fungendo da guida del nostro agire. Non necessariamente le immagini che ci guidano sono inconsce come vorrebbero gli amanti della psicoanalisi; la maggior parte di esse sono infatti ben presenti alla nostra coscienza. Il mondo delle immagini, se pur poggia su un diverso modo di pensare è del tutto consapevole; ciò nonostante funziona con un diverso registro rispetto a quello razionale. E’ un modo di pensare intuitivo, alternativo a quello aristotelico ed è di grande importanza poiché ci mette nella condizione di ricavare con rapidità la visione di insieme, di vedere oltre il particolare ed in qualche caso di divenire creativi nella soluzione dei problemi. Considerando la potenza di un tale sistema di pensiero nel modificare sentimenti ed atteggiamenti, così come convinzioni e comportamenti, pensiamo valga la pena di approfondirne la conoscenza, potendo un uso mirato essere ben impiegato nella modifica del comportamento nella formazione manageriale.

Costituisce in tal senso obiettivo di questo contributo chiarire in cosa consista il pensiero sintetico intuitivo, l’esplicitare i presupposti scientifici che ne giustificano l’utilizzo nella formazione manageriale e l’esporre poi le principali forme in cui esso può trovare impiego nelle sessioni didattiche in aula o al di fuori dell’aula.

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