Nel papiro di Ahmes trovato in Egitto, che l'archeologo Henry Rhind, fà risalire al 1.650 a.c. è contenuto il seguente enigma (Di Spezio, 2002):
"ci sono sette case ed in ciascuna ci sono sette gatti. Ogni gatto prende sette topi e ogni topo ha mangiato sette spighe di grano. Da ciascuna spiga, seminando i chicchi, si sarebbero potuti ricavare sette sacchi di grano. Qual è il totale dei chicchi che si sarebbe potuto ricavare dall'insieme delle case se i topi non avessero mangiato le spighe?"
Nei corsi di formazione si propone a volte questo altro enigma (Raudsepp, Hough Jr 1994):
"un uomo d'affari portò con sé di ritorno da un viaggio, quattro pezzi di una catena d'oro composto ognuno da tre anelli. Egli voleva tenerli come investimento ma la moglie volle i pezzi per farne una collana. La donna portò i pezzi da un gioielliere e gli chiese di unirli. Rompere un anello - disse il gioielliere - costa 1 euro e saldarlo di nuovo costa 1 euro. Ci sono quattro angoli (vedi figura 1) e così occorreranno 8 euro. La donna rispose: si può fare con 6"
Fig. 1 - Il dilemma della catenza d'oro
In che modo differiscono gli enigmi? Cosa li rende diversi?
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