Se anche il tema della formazione del giudizio sui valutati sia un tema centrale per la determinazione della validità dell'Assessment, esso tuttavia non ha ricevuto che modeste attenzioni da parte della comunità scientifica. Quale sia in altre parole il modo migliore di arrivare al giudizio parziale del singolo valutatore e di comporre poi il giudizio finale di Assessment, se pur fondamentale ai fini della scientificità, non ha ricevuto infatti, che un limitato numero di ricerche e conferme sperimentali lasciando, al momento, nell'indefinito un importante capitolo circa le procedure di AC. La stessa International Task Force che nel 2009 elaborò le Guidelines sui requisiti degli Assessment, se anche evidenzia come fondamentale la presenza di una molteplicità di valutazioni e di tecniche di valutazione, lascia però nell'incerto il metodo che gli Assessor debbano seguire per comporre il loro giudizio, ponendo in luce la libertà di scelta tra un metodo di integrazione basato sulla discussione tra gli assessor ed un metodo aritmetico-statistico, basato sulla media numerica dei giudizi.
Le domande che, dal nostro punto, di vista appaiono più cogenti al fine di definire un metodo scientifico di formulazione delle valutazioni sono:
- è più corretto esprimere una valutazione al termine di ogni prova o è invece meglio posticipare tale momento al termine dell'AC?
- è più corretto che il gruppo degli assessor discuta e poi ciascuno valuti isolatamente le perfomance dei valutati o è viceversa più corretto che la valutazione (del singolo assessor) preceda la discussione collegiale?
- quale è in ogni caso il metodo migliore per comporre le divergenze di opinione; è più corretto integrare i dati attraverso la discussione o è meglio invece procedere su base statistica attraverso la media dei giudizi numerici espressi?
Sotteso agli ultimi due interrogativi, che potremmo considerare connessi, è l'interrogativo di fondo sulla validità dell'utilizzo del gruppo nei processi valutativi e decisionali essendo in qualche modo tutto da accertare come esso possa considerarsi un ausilio piuttosto che un ostacolo alla validità del processo.
Nostro intento in questo contributo è di rispondere a questi interrogativi sulla base delle evidenze scientifiche per poi offrire, al termine, una sintesi sul processo di composizione del giudizio che risulta dal nostro punto di vista, oggi più attendibile.
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