Proseguendo nel nostro intento di fornire delle informazioni utili a chi progetta e gestisce degli Assessment e Development Center, concentriamo ora la nostra attenzione sul 360° Feed Back che, sempre più, in questi ultimi anni, si è andato affermando in accoppiata o in sostituzione della più classica valutazione degli assessor deputati al ruolo. Anche in ragione della necessità di rendere il processo valutativo sempre più condiviso dalle persone e dalle linee, alla valutazione degli osservatori preparati e formati a tale scopo si è, infatti, andata aggiungendo la valutazione fatta da una vasta schiera di persone a contatto con il valutato, rendendo i capi, i pari, i subordinati, se non gli stessi valutati, attori del loro assessment. Le forme in cui tale valutazione si è concretizzata sono state molteplici variando da un questionario scritto, fatto compilare prima o dopo l'Assessment a giudizi espressi in forma verbale, nello stesso Assessment, al termine delle prove.
Al di là della forma e dei modi, quanto si conosce circa la sua validità? E cioè al di là della modalità in cui il 360° viene veicolato ed al di là dell'effettivo servizio che tale strumento ha offerto ed offre alla vendibilità degli AC o DC, in che modo possiamo considerare tale pratica accettabile sul piano scientifico?
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